Saba

ottobre 18, 2016

saba_S&V

Se vi dicessi che pensavo di avere scritto l'ultimo post solo un paio di giorni fa, ci credereste?
È che da queste parti le giornate scorrono talmente veloci da farmi dimenticare che passano sul serio. Pare che la nuova stagione abbia portato con sé un certo turbinio creativo - ma ormai è cosa nota che da queste parti lo spettacolo "lavori in corso" rimanga a lungo nel cartellone autunnale.

Vi ricordate quella battaglia che stavamo combattendo contro certi sgradevoli insetti? Ebbene, l'abbiamo vinta, ma ci resta tuttora il dubbio se a farli capitolare non sia stato piuttosto l'arrivo del freddo. Il vero problema è che come ogni battaglia si è lasciata dietro un qualche strascico, se possiamo definire così una lunga trincea sul lato ovest e il marciapiede demolito per fronteggiare l'avanzata nemica. La ricostruzione comunque è già iniziata e, meteo permettendo, dovremmo riconquistare presto una parvenza di normalità. 
Al momento, una montagnola di sabbia campeggia in cortile e l'Alano l'ha eletta a punto di vedetta: ci sale sopra e scruta i campi.

Ci sarebbe anche un cancello nuovo, delle rose senza spine e quella cosa chiamata Instagram su cui spendere qualche parola... ma il mio tempo a disposizione è terminato, ci aggiorniamo al prossimo post.

Abbracci,

V.


Saba

Mosto d'uva nera

Mettete il mosto in una pentola capiente e portate a bollore schiumando spesso per eliminare ogni impurità. 
Lasciate bollire lentamente finché non si è ridotto di due terzi, il risultato finale deve essere uno sciroppo semiliquido. 
Imbottigliatelo e conservatelo al fresco.



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Dell'uso della saba
Se vi suona come una novità sappiate che si usa in svariati dolci tipici da queste parti, ma nulla vi vieta di metterla come sciroppo sulla frutta o sul gelato. Se invece volete rispettare la tradizione, tenetela pronta non appena scende la neve e gustatevi una granita d'antan.
saba_S&V

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8 commenti

  1. Il mio problema però è arrivare ad avere il mosto....

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    1. Per quello ci vorrebbe un contadino compiacente. In mancanza, ed essendo un semilavorato, puoi comunque partire dalla materia prima: spremi i grappoli d'uva dentro a un colino e metti a bollire schiumando bene.
      Un abbraccio Claudette.

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  2. ..anche dalle mie parti le giornate scorrono troppo veloci!!! Mi sa che è un problema comune! Sono felice che la battaglia sia stata vinta, almeno un problema in meno, al resto si aspetta la primavera :-P
    Grazie x questa preziosa ricetta e felice settimana <3

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  3. mi piace l'idea della granita... appena scende la neve ;) un bacio alla piccola (si fa per dire...) vedetta e buona settimana *___* baci

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  4. Mi piace il mosto, purtroppo da noi non si trova facilmente, anzi, non l' ho mai visto! Ho assaggiato il mosto cotto, dalla consistenza tipo budino, in Toscana, era squisito, e questo sciroppo immagino lo sia altrettanto!! Tempo? Qui sinceramente altro che vola, proprio manca!!
    Un abbraccio!

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  5. Cara Veronica sai che anche in Sardegna questo composto e' detto'saba'e viene utilizzato per diversi tipi di dolci tra cui il famoso'pan'e saba'la cui ricetta (che ho appuntata nel quadernetto di mia nonna)prevede appunto la saba,farina,zucchero,la saporita,uova,latte, lievito per dolci e noci...un'altra versione prevede anche cannella e scorza di arancia essiccata..si tratta di un dolce veramente profumatissimo e particolare che mia nonna preparava....qui in Sicilia trovo il mosto e partendo da questo (utilizzato anche qui per tanti dolci ma non in versione'saba')posso realizzare la saba e ti ringrazio tantissimo per aver condiviso questa utilissima ricetta:)).
    Un bacione:))
    Rosy

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  6. Da noi al sud si fa questo mosto o come il tuo o con i fichi e lo si usa per la copertura delle famose cartellate ( carteddate, tipico dolce pugliese). Io lo già comprato da un'amica e lo userò a dicembre. Grazie e buona vita!

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