Piadine

giugno 05, 2015

s&v_piadina romagnola


Piadine: un grande classico dell'estate.
Comunque decidiate di declinarle creano un connubio così perfetto da andare bene tanto per un pranzo in spiaggia quanto per una cena in città.

Che le mangiate avvolte in un foglio di carta di fronte a una baracchina dipinta a larghe strisce o seduti a una tavola apparecchiata il risultato non cambia: assumono una cert'aria vacanziera che trasmette allegria.

In archivio sono catalogate in quella categoria di pani veloci che qualcuno definisce flatbread, ma che per me si riassumono con lievitazione breve e cottura senza accendere il forno.
Il ché me le rende ancora più simpatiche in estate.

Ora, se l'ultimo dubbio che vi rimane è quello di dovervi allontanare dalla vostra compagnia per passare la serata davanti a un fornello a cuocere piade, vi comunico che la soluzione è già stata trovata: allestite un tavolo a buffet con tutto il necessario in zona fuochi - verdure, formaggi, salumi, spalmabili, ... - lasciate che gli ospiti preparino le piade appena cotte e mangiatele direttamente lì, intorno al tavolo. Effetto conviviale e atmosfera romagnola assicurati. E non dimenticatevi di stappare quella bottiglia di sangiovese che avete in fresco...

Abbracci,

V.

s&v_piadina romagnola

Piadine

500 g di farina
300 g di acqua
50 g di strutto
1 cucchiaino di sale
1/2 bustina di lievito per torte salate (facoltativo)
Un pizzico di bicarbonato

Versate farina, lievito e sale sulla spianatoia, fate la fontana, mettete lo strutto al centro e iniziate a impastare aggiungendo poco a poco l'acqua necessaria ad avere un impasto morbido e liscio.

Fate una palla e lasciatela riposare 30 minuti sotto un canovaccio.

Accendete il fornello a fiamma vivace - usate uno spargifiamma - e mettete il testo a scaldare.

Infarinate il piano di lavoro, riprendete l'impasto e dividetelo in 8 parti uguali: ricavate altrettante palline e infarinatele leggermente. Con il matterello tirate ogni pallina ad uno spessore di 4-5 millimetri e diametro di circa 20 centimetri spolverizzandole di farina in modo che non si attacchino al piano di lavoro. Cuocetele una alla volta sul testo bollente: muovetele in senso circolare aiutandovi con una spatola per evitare che si attacchino (leggete nella nota le "accortezza in cottura") e dopo qualche minuto giratele sull'altro lato e terminate la cottura. Schiacciate con la spatola le bolle che si creano durante la cottura e che daranno alle vostre piadine quell'aspetto tradizionale.

Prima di cuocere la piadina successiva, con la spatola togliete la farina bruciacchiata rimasta sul testo.

Servitele calde, appena fatte, divise a metà e farcite come più vi piace oppure tagliate a spicchi e usate al posto del pane.



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Il testo
E non sto parlando di libri...
Ho abbandonato il vecchio testo in ghisa a favore di questo tradizionale in terracotta di Società Artigiana Vasai. Il risultato è una piada più morbida all'interno, meno colorita, ma decisamente ben cotta.

Accortezze in cottura
Dopo varie sperimentazioni, qualche suggerimento per l'uso del testo in terracotta: dopo il consigliato "ammollo" di 24 ore e la successiva asciugatura, al primo utilizzo l'ho fatto scaldare a fuoco vivace, utilizzando uno spargifiamma, l'ho cosparso con un cucchiaio di crusca che ho lasciato tostare prima di toglierla e iniziare la cottura delle piade. Al termine, ho lasciato raffreddare completamente il testo sul fornello spento e ho tolto i residui bruciacchiati di farina con una spatola senza più lavarlo.

E adesso i meriti:
La ricetta è della nonna - che usava il bicarbonato al posto del lievito (questo vi serva per datare la ricetta) - e fa parte del nostro archivio di famiglia da un bel po'. 
Mi sono decisa a metterla nel 'ricettario duepuntozero' dopo un messaggio:
"Abbiamo la ricetta delle piadine?"
"Sorella, eccola!"

s&v_piadina romagnola

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26 commenti

  1. Mi hai messo una gran voglia di piadina!!! da piccola andavo con i miei a trascorrere le vancaze estive in Romagna ed ho ancora il ricordo del profumo che emanava dai baracchini dove, immancabilemente, ne ordinavo una al crescione, prosciutto cotto e rucola, purtroppo, ne ho solo il ricordo perché é da allora che non ne assaporo più una:(. Provero' la tua ricetta, sarà come tornare indietro negli anni!!!
    Un abbraccio e buon week-end:)
    Valeria

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    1. Stessi ricordi. E se mi viene la nostalgia prendo fuori il vecchio quaderno-ricettario e mi metto a impastare... Prova, sembra proprio funzionare a meraviglia.

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  2. io adoro le piadine farcite, sono un ottimo pasto fuori casa;)baci

    MY GLAM POND

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  3. Spesso mangiamo le piadine e forse anche stasera, a ognuno il suo condimento. La tua è leggera è salutare !

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  4. Le faccio spesso perché ne andiamo matti, prima le comperavo pronte ma da quando le faccio usando gli esuberi della mia PM non sono più entrate in casa piadine pronte!! Con gran gioia di tutti!!! Però le cuocio in padella!! Buona giornataaaaa!!

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    1. Il tempo di preparazione è talmente ridotto che davvero non vale la pena acquistarle pronte. E vogliamo mettere il risultato?

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  5. Adoro le piadine.....le tue sono bellissime!

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  6. amo la piadina, cosi' e' fresca e appetitosa, brava!!!Baci Sabry

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  7. La mia ricetta risale alla "signora D." proprietaria e cuoca dell'albergo di Cervia in cui ho trascorso le vacanze della mia infanzia e - guarda un po' - è praticamente uguale alla tua (l'unica aggiunta è 1/3 di latte sul totale del liquido)....
    Claudette

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    1. Claudette, dovrò provare quel poco di latte nell'impasto, perché una 'signora D' di Cervia è autorevole almeno quanto la nonna. Che dici? Un abbraccio e grazie per questo suggerimento "griffato".

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  8. Cara V.,
    Che sembra molto delizioso per me! Augurandovi un incantevole e soleggiato fine settimana di giugno.
    Mariette

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  9. Ma è proprio adatta all'estate la piadina , in sostituzione della pizza, più leggera più fresca... Bell'idea ! Un abbraccio !

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  10. Ciao Veronica,passo a trovarti dopo una lunghissima assenza dal blog e vedo questa tua bellissima ricetta di famiglia , e il che la rende speciale e le conferisce un valore aggiuntivo:))).
    Mi piacciono molto le piadine,sebbene sia da tempo che non le mangio, non ho mai provato a realizzarle in casa,ma devo rimediare al più presto con la tua ottima ricetta che mi ispira tantissimo:)).
    Un bacione,buon fine settimana e grazie mille per la condivisione:))
    Rosy

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    1. Ciao Rosy, felice di ospitarti di nuovo in questa cucina di campagna. Oggi, piadine per tutti.
      Un abbraccio cara e a presto.

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  11. Le piadine sono sempre un piatto ottimo e fresco!
    Grazie per la ricetta Veronica.
    Un abbraccio Maria

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  12. Che meraviglie O_O resto incantata dinanzi a quel bel piatto e ti confesso che mi inviterei per cena ^.*

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    1. Consuelo, ritieniti pure invitata, ma porta il grembiule che ti trovo sicuramente qualcosa da fare!
      Un abbraccio.

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  13. A chi non piace la piadina? Credo a nessuno, e la tua versione è davvero perfetta per questa stagione che si è già fatta sentire con taaaaanto caldo! Paola

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  14. Buoneeee!!! Trascorri una serena nuova settimana.

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  15. buonissimi i ravanelli;) un bacione buona giornata;)

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  16. molto bella anche l'idea della piantina sulla sedia come si da d'estate quando si mangia all'aperto

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  17. Un tempo ce l'avevo anch'io il testo, quello in ghisa. Ma si è perso per la strada nei vari traslochi e ho smesso di fare la piadina.

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  18. il testo non ce l'ho, immagino che le piadine vengano una meraviglia con questo utensile.........
    le tue parlano da sole!!!!
    un caro saluto

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  19. Ciao sabato ho preparato le piadine ispirandosi a questa ricetta, però con l'olio, che dire...buonissime. Sono venute un po' più croccanti del previsto perché con questo impasto ne sono uscite circa 12 e le ho preparate in anticipo! Comunque grazie e le rifarò appena trovo lo strutto ;)! Buona serata Luisa

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    1. Luisa, sono sicura che ti sono venute benissimo anche con l'olio. Lo strutto le rende friabili e leggermente sfogliate, pur mantenendole morbide, io lo trovo anche al supermercato nel banco frigo. Se ti piacciono morbide, prova a tenerle un po' più alte quando le stendi (almeno 5 mm) è ricordati che la piastra su cui le cuoci fa la differenza: meglio che sia spessa come quella in terracotta o in ghisa... Effetto vacanza assicurato!
      Un abbraccio cara e grazie per avermi scritto.

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  20. Una meraviglia! Qui tra amarene, fragole, torte squisite e pesto da leccarsi i baffi mancava la piadina...svenimento accomplished!

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